Ma anche chi ci riesce

Ci siamo lasciati che era il 27 luglio 2001. 

nonni

Fra meno di un mese quindi l’Agriturismo Ca’ Lunati compie 23 anni, che nella ristorazione vale come nei cani: ogni anno non è un solo anno, ma sette, anche di più a volte.
Sicuramente pieni di passione, ma anche di sfide e di cambiamenti.

Il più evidente si è registrato il 5 febbraio 2021, quando al posto di nonno Secondo e nonna Marisa sono spuntate mamma Cecilia e Margherita.

Che poi, a dirla tutta, sono sempre state presenti: semplicemente, a un certo punto, i nonni hanno ben pensato di godersi il frutto del loro lavoro e lasciare “spazio ai ciovani”.
Dunque, sfida numero uno: dimostrare di essere all’altezza.

Mamma Cecilia, da sportiva qual è (perché puoi appendere al chiodo quello che ti pare, ma essere sportivo è prima di tutto uno stato d’animo), è scesa in campo caricandosi sulle spalle la squadra del Ca’ Lunati, costruita negli anni e in costante crescita.

Margherita, vicecapitano, occupa ogni angolo dell’agriturismo per far sì che tutti gli ingranaggi girino nel modo giusto.
E quindi sfida numero due: mantenere la qualità proposta fino a quel momento, e provare addirittura ad alzarla ulteriormente.

Facciamo che questa foto parla da sola, dai.
D’altronde, ce lo confermate voi ogni volta!

Ma attenzione, stiamo parlando dell’anno 2021, gli attimi appena successivi a qualcosa che assomigliava molto all’apocalisse.
Eravamo ancora storditi da mascherine a 50 centesimi, telegiornali catastrofici e coprifuoco sempre più stringenti. Perciò come ti può venire in mente di inaugurare (o ri-inaugurare) un’attività in un clima che sa di disinfettante e flash mob dal balcone?
Ci sembra che le parole più idonee le abbia usate qualcun altro prima di noi: ci vuole tanto, troppo coraggio.